domenica 17 luglio 2011

La Corte dei Conti....fa i 'conti' sulla gestione
della Sanità post-riforma.

Dalle cifre che il Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Siciliana ha 
letto durante l'annuale presentazione della relazione sui conti regionali emergono alcuni
dati su cui è necessario, a mio parere, riflettere parecchio.
1 - Gestione del 118 : aumento dei costi a fronte di una diminuzione del personale. Sarebbe 
opportuno verificare i costi per unità di personale, in quanto la diminuzione del numero spesso non 
è direttamente proporzionale alla diminuzione dei costi, come in questo caso, in quanto
aumentano altri costi come il lavoro straordinario indispensabile per coprire le emergenze. Esistono
dei meccanismi di verifica ? c'è da chiederselo:
2- Mobilità extraregionale : aumento considerevole del dato relativo alla differenza tra mobilità
in ingresso ( pazienti che da altre regioni vengono a curarsi in Sicilia) e mobilità in uscita ( pazienti 
siciliani che vanno in altre regioni per curarsi), con prevalenza netta della seconda sulla prima.
Diminuzione, quindi, notevole della fiducia dei siciliani nel sistema sanitario regionale. L'assessore
alla Salute, l'ex magistrato Russo, continua ad essere convinto ( bontà sua !) della validità
della sua riforma, ma i dati della Corte dei Conti (purtroppo per lui e di più per noi siciliani) dicono
il contrario. I nostri antenati romani dicevano :' errare humanum est, perseverare autem diabolicum'...ma forse 
il latino ormai è da considerare superato...come la buona sanità del passato!

Per quanto concerne la nostra sanità iblea, l'attuale manager dovrebbe tirare fuori i dati relativi
alla mobilità provinciale relativa agli anni 2010-2011 ( primo semestre) e raffrontarla a quella
degli anni precedenti......siamo veramente curiosi di verificare cosa ne pensa il paziente
ragusano nel momento in cui deve scegliere se farsi curare in provincia o andare in altre province
siciliane o varcare lo stretto.


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