mercoledì 29 agosto 2012

http://ragusaoggi.it/24777/appare-evidente-sempre-piu-la-strategia-anti-ragusa#


Non abbiamo capito ancora da parte di chi, ma è chiaro che è in corso una precisa manovra.

APPARE EVIDENTE SEMPRE PIU’ LA STRATEGIA ANTI-RAGUSA


....."Prima o poi dovremo capire a chi noi (si intende noi ragusani) abbiamo rotto i coglioni. Certamente a qualcuno di molto potente oppure qualcuno legato a gente molto, ma molto potente. Non ci può più essere dubbio alcuno su una evidente strategia che tende, e per il momento anche ci riesce, a mettere in difficoltà la provincia di Ragusa. A cominciare proprio dal fatto che la nostra è una delle provincie destinate a scomparire, nel mentre storia e cultura, economia e società imporrebbero di tenerla in vita.".......

 ......"Di strade non dobbiamo parlarne e dell’aeroporto di Comiso si sta consumando l’epilogo (illuso chi crede che un giorno da quella splendida struttura si possa decollare ed atterrare con aerei che non siano quelli di carta). Tante occasioni perdute, la più grave delle quali è quella giocata con la presenza dell’Università, una vera e propria meteora che sul cielo ibleo è passata per la fortuna di una o due generazioni......."........

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commento

Il tema è ampio....anche la sanità ragusana è stata messa in difficoltà, proprio perché, molto probabilmente, a qualcuno 'di molto potente oppure legato a gente molto, ma molto potente' la nostra sanità ha dato fastidio.
Il manager Gilotta, ragusano 'forse' di nascita, proveniva dall'entourage catanese, per cui non è molto difficile poter individuare la matrice delle 'difficoltà' evidenziate nell'articolo a firma di 'hicsuntleones'.

Riusciremo a...sopravvivere ? Sono convinto che la 'forza' insita nel Dna della gente iblea anche questa volta modificherà la storia.







martedì 28 agosto 2012

http://www.qds.it/10481-asp-e-ao-situazioni-strutturali-di-disavanzo.htm

Asp e Ao, “situazioni strutturali di disavanzo”

 ........."Ad osservarlo è la Corte dei Conti, nella relazione sul rendiconto generale della Regione, diffusa durante il giudizio di parificazione che si è tenuto a giugno. La magistratura contabile evidenzia come “le situazioni di deficit strutturale delle aziende, già segnalate lo scorso anno, presentino un sostanziale miglioramento nel confronto col 2010, pur continuando ad incidere significativamente sul totale delle perdite registrate”. Nel dettaglio, per la Corte dei Conti, la “maggiore incidenza sul totale delle perdite - nella misura del 51,24 per cento - rimane nel 2011 quella dell’Asp di Messina, anche se il risultato 2011 è di circa 9 milioni inferiore rispetto a quello del 2010 (da -26 mln a -17 mln”. Rimane “alta” l’incidenza sulle perdite registrate a livello regionale dall’Asp di Catania (19,08 per cento), anche se il risultato di esercizio presenta “un miglioramento rispetto a quello del 2010”. L’Asp passa da - 21 milioni a -6 milioni.

L’Asp di Siracusa pur migliorando il risultato di circa un milione di euro (da -5 mln a -4 mln) incide il 12,55 per cento sul totale delle perdite. Per le toghe contabili, infine, migliorano i risultati dell’azienda ospedaliero universitaria Policlinico Vittorio Emanuele di Catania che “incide sul totale delle perdite per il 6,99 per cento” e dell’Arnas Civico, la cui incidenza “si attesta al 6,52 per cento”. L’Arnas Civico nel 2009 registrava un’incidenza del 21,14 per cento e, nel 2010, del 12,88 per cento. 
Bassa l’incidenza sul totale delle perdite registrata dall’azienda ospedaliera Papardo-Piemonte di Messina, che si attesta all’1,05 per cento. L’azienda Villa Sofia-Cervello di Palermo presenta un’incidenza del 2,57 per cento."................

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commento

......ma la qualità delle prestazioni ? ....e gli utenti cosa ne pensano ?



http://livesicilia.it/2012/08/21/lagenas-boccia-sei-manager-stretto-riserbo-sui-nomi


Roma dà le pagelle ai manager
Bocciati in sei, top secret i nomi


 

......."Un fulmine a ciel neanche troppo sereno colpisce la sanità siciliana e i piani di Massimo Russo, assessore regionale al ramo, nonché vicepresidente della Regione. A pochi giorni dalla scadenza naturale del proprio mandato, fissata per il 31 agosto, come riporta l'edizione odierna de La Repubblica, l’Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nel suo rapporto annuale, ha bocciato ben sei dei diciassette supermanager scelti da Russo per dirigere Asp e ospedali siciliani. E dire che proprio su questi uomini si basava la rifondazione della sanità siciliana che si prospettava all’insegna dei conti in regola e del miglioramento complessivo dell’offerta sanitaria; aspetto, quest’ultimo, finito sotto la lente degli ispettori dell’Agenas.

Sui nomi dei sei direttori generali giudicati poco virtuosi vige ancora il più assoluto riserbo. Solo Russo e il suo entourage, infatti, conoscono il contenuto del report dell’agenzia che controlla i servizi sanitari delle regioni, report che rimarrà secretato finché da Roma non saranno arrivati gli ulteriori chiarimenti in merito chiesti dall’assessore regionale alla Sanità. Tanta segretezza, tuttavia, non ha riscontrato l’apprezzamento di molti addetti ai lavori nel settore sanità. “Si decanta trasparenza - dice Renato Costa, segretario regionale della Cgil Fp medici – ma quando c’è da essere veramente trasparenti l’assessorato alla Sanità ritiene opportuno non rendere pubblico il parere degli ispettori di Agenas. Questa segretezza è incomprensibile, specie alla luce dell’estrema importanza dei risultati di tale parere”.................."

......"I nomi, secondo piazza Ottavio Ziino, verranno resi noti nei tempi ritenuti più opportuni.".....


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commento

Che gran peccato.....!
Anche questa volta...top secret !   
Il governo Lombardo continua ancora nella sua opera.....
eppure la sanità siciliana era stata affidata a dei 'maestri' del management !






lunedì 27 agosto 2012

http://ragusaoggi.it/24736/lettera-al-dr-cirignotta#


Italia dei Valori di Scicli Scrive al Commissario ASP per il cattivo odore al reparto medicina del Busacca

LETTERA AL DR. CIRIGNOTTA


......."presso l’ Ospedale Busacca di Scicli – Reparto di Medicina.

In un locale adiacente al suddetto reparto opera uno sterilizzatore di rifiuti speciali ospedalieri ove vengono trattati i rifiuti provenienti dai diversi nosocomi della provincia. Il materiale risultante dal trattamento viene insaccato e depositato in prossimità dello sterilizzatore in attesa del ritiro per il successivo smaltimento. Il fatto è che, a più riprese nel corso della giornata, immaginiamo in coincidenza con l’attivazione dell’impianto, l’intero reparto medicina subisce ondate di fetore insopportabile. Noi non abbiamo capito se i miasmi si sprigionano direttamente, nel corso della lavorazione, da qualche canna fumaria oppure dai predetti sacchi specie nella fase di riempimento, mentre il prodotto di lavorazione è più caldo, oppure ancora per qualche altra ragione, fatto sta che, specie in estate quando è normale che porte e finestre stiano aperte, ma gli effluvi raggiungono il reparto anche attraverso le condutture aeree del condizionamento, il cattivo odore raggiunge livelli intollerabili......"
......."la preghiamo di verificare intanto se questo impianto “interno alla struttura sanitaria” rientri fra quelli che l’art. 7 comma 2 del DPR 254 del 15/7/03 esonera dalle autorizzazioni di cui agli artt. 27 e 28 del Decreto Ronchi. Infatti i rifiuti in esso trattati a quanto sembra provengono da altre strutture che non possono esser definite decentrate rispetto all’Ospedale Busacca, o per lo meno la questione appare dubbia. La sottoposizione dell’impianto ai controlli previsti dal D.Lgs 22/97, infatti, qualora disapplicata (ignoriamo se si tratti di questo caso) ci priverebbe di garanzie più stringenti a tutela della salute di tutti."






“Dal nosocomio comisano segnali di rilancio e di buona sanità inducono ad essere ottimisti per il futuro della struttura”

IL SEGRETARIO DEL PD DI COMISO GIGI BELLASSAI SULL’OSPEDALE REGINA MARGHERITA



......"Negli ultimi mesi l’attività chirurgica dell’ospedale comisano ha fatto registrare un netto passo in avanti, affrontando  a tutto campo, nonostante le limitatezze dei servizi, tutta la patologia neoplastica, e non solo, di cui l’utenza ha avuto bisogno.

Tra gli ultimi interventi, in ordine cronologico, uno  di chirurgia senologica per neoplasia alla mammella in una giovane paziente di 46 anni: dopo la prima parte demolitiva oncologica eseguita dal responsabile dottor Corrado Migliore si è proceduto alla ricostruzione con rimodellamento mammario grazie anche alla presenza in equipe del chirurgo plastico dottor Angelo Fatuzzo restituendo, secondo le valutazioni tecniche, un seno armonico che soddisfa i parametri estetici. Questo a conferma che presso la chirurgia generale di Comiso ci si avvale di un lavoro medico di equipe plurispecialistico, ottimamente coadiuvato da personale infermieristico di qualità."..........

http://www.ilgiornalediragusa.it/notizie/politica/42855-sanita-sempre-piu-vittima-dei-tagli-a-rischio-lassistenza-per-i-malati.html



Allarme del deputato regionale del Pd, Roberto Ammatuna

Sanità sempre più vittima dei tagli
A rischio l'assistenza per i malati


....."Ammatuna spiega che “per mancanza di personale non è stata attivata a Ragusa e Vittoria l’osservazione breve, si vogliono sopprimere i Pronto Soccorso di Scicli e Comiso e i servizi di prevenzione e la medicina del territorio non funzionano”.  Le liste di attesa si allungano ed in qualche ospedale di notte c’è soltanto una unità ausiliaria per tutti i reparti. L’istituzione dei PTA rimane ancora monca ed in alcune Unità Operative la dotazioni organiche non sono complete.

“Rispetto alla precedente gestione dell’ASP - chiude la nota Ammatuna - il nuovo Commissario ha fatto un passo avanti avviando la mobilità ma questo non è ancora sufficiente”.......

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commento

Tre notizie che riflettono in modo ben chiaro l'attuale situazione dell'ASP di Ragusa, commissariata dopo le dimissioni del dr. Gilotta.

Auspichiamo che in questi pochi mesi di commissariamento siano poste le basi per il rilancio della sanità iblea, mortificata da scelte e comportamenti gestionali nella propria efficienza ed efficacia.












martedì 21 agosto 2012

Ecco fatto !


‘In principio era…..’, inizia così il Libro Sacro per eccellenza, proprio per asserire come prima del principio non c’era altro che il nulla, dimensione poco comprensibile alla mente umana abituata a misurare sempre qualsiasi cosa.
In effetti, la comprensione umana scaturisce dal raffronto che si fa, quasi rapidamente, tra due o più eventi.
Nella maggior parte dei casi gli eventi sono costruiti, in perfetta buona/mala fede, dagli uomini: la storia è scritta con i ‘fatti’ degli uomini.
A questo punto vi chiederete: “ ma cosa c’entra la sanità con questa disgressione pseudo-filosofica?”.
Cercherò di illustrarvi il mio punto di vista in merito a quest’assonanza.
Chi ha memoria ‘lunga’ ricorda benissimo come la sanità iblea nelle sue varie articolazioni territoriali e ospedaliere ha cercato di dare sempre il massimo nella qualità e nella quantità delle prestazioni, pur con i limiti dettati dalla configurazione delle strutture e dalla tipologia delle specialità presenti.
Chi ha memoria ricorda pure come la naturale distinzione tra offerta ospedaliera e offerta territoriale ha permesso di portare la domanda sanitaria nei posti giusti per essere soddisfatta, anche se l’integrazione e la connessione tra le due aree sono state raggiunte, nella maggior parte dei casi, al 50-60%.
Poi fu il pateracchio: nel 2009 si volle mescolare l’assistenza territoriale a quella ospedaliera, con il risultato che non si è riusciti, fino ad oggi, a realizzare una rete per l’assistenza integrata, efficiente ed efficace.
Si era partiti dalla presunzione di poter, con una centralizzazione della gestione, controllare tutti i processi produttivi dell’azienda sanità, ma i risultati, dopo tre anni, hanno ampiamente dimostrato che l’assistenza ospedaliera è stata ritagliata e ridimensionata e l’assistenza territoriale, di converso, non è stata amplificata e completata.
Non sarebbe stato più razionale scorporare dalle aziende sanitarie locali i presidi ospedalieri territoriali e incorporarli in un’unica azienda ospedaliera provinciale, lasciando al territorio l’obiettivo di ampliare e potenziare l’assistenza?
Una riforma, quella del 2009, che si è dimostrata fallimentare. 
Il sospetto che si sia voluto riformare il tutto per favorire determinati centri di potere certamente non si dirada con le sole notizie di una riduzione del costo della voce ‘sanità’ nel bilancio regionale.
La riduzione dei costi sicuramente non è stata controbilanciata da un incremento dell’efficacia, per cui sicuramente il nuovo governo, tra i suoi primi impegni, dovrà porre mano a una totale revisione della riforma.
Ecco perché i fatti, voluti dagli uomini in perfetta buona/mala-fede, incidono sulla storia, in questo caso quella della sanità siciliana.
Altri uomini, altri fatti e questa volta ci si augura che quando sentiremo pronunciare la frase ”ecco fatto” realmente i fatti siano per il benessere della collettività e non per altri scopi.






sabato 18 agosto 2012

http://livesicilia.it/2012/05/31/pta-di-giarre-truffa-aggravata-il-gip-indagate-su-scavone

http://www.linkiesta.it/blogs/penso-dunque-clicco/appalti-sanita-sicilia-si-aggrava-la-posizione-del-marito-dell-finocchiaro

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/05/31/news/appalto_senza_gara_al_pta_di_giarre_il_gip_aggrava_l_accusa_truffa_aggravata-36318384/

http://www.ienesiciliane.it/cronaca/4761-pta-di-giarre-il-gip-ordina-che-si-proceda-anche-per-truffa-aggravata-nellerogazione-di-pubbliche-forniture-tra-gli-indagati-anche-il-marito-della-senatrice-anna-finocchiaro.html


....."Vi ricordate il procedimento penale scaturito dall’affidamento senza gara dell’appalto relativo all’informatizzazione del Presidio territoriale assistenziale (Pta) di Giarre  assegnato alla Solsamb Srl che fa capo a Melchiorre Fidelbo, marito della senatrice Anna Finocchiaro? Ieri  (30 maggio 2012) si è registrato un importante colpo di scena al Tribunale di Catania perché il Giudice per le indagini preliminari di Catania, Marina Rizza, ha ordinato al pubblico ministero Alessandro La Rosa di riformulare il capo d’imputazione contestando a tutti gli indagati, oltre all’abuso d’ufficio, anche la truffa aggravata nell’erogazione di pubbliche forniture. E, peraltro, gli ha anche ordinato di valutare l’opportunità d’iscrivere nel registro degli indagati anche l’ex manager dell’Asp3, Antonio Scavone, sino a questo momento rimasto estraneo all’inchiesta.

Si tratta di un procedimento penale che vede indagate persone di primo piano all’interno del mondo della sanità catanese e regionale, da, come dicevamo, Melchiorre Fidelbo (marito della senatrice del Partito democratico, Anna Finocchiaro, che alle ultime regionali si candidò contro Raffaele Lombardo, perse malamente ma poi abbiamo visto come il Pd con la benedizione della stessa senatrice decise di entrare a far parte del governo regionale) che è indagato in qualità di amministratore unico della Solsamb, insieme all’ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, Giuseppe Calaciura, al direttore amministrativo dell’Asp, Giovanni Puglisi, e alla responsabile del procedimento, Elisabetta Caponetto. Al centro dell’inchiesta c’è la delibera n.1719 del 30 luglio del 2010 che ha autorizzato l’Asp di Catania a stipulare un convenzione con la Solsamb per il Pta di Giarre. Una delibera per un appalto milionario che, secondo l’accusa, sarebbe stata redatta “senza previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica e comunque in violazione del divieto di affidare incarichi di consulenza esterna”......." (Fabio Cantarella)



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commento

Possibile che nessuno si faccia avanti nel ricordare a Lombardo come sarebbe opportuno non nominare persone con a carico un procedimento penale, soprattutto se si amministra la cosa pubblica .......!