lunedì 23 settembre 2013

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=17050&fr=n

Def 2013. 
Sanità sarà “selettiva”. Prestazioni a chi ne ha “effettivamente bisogno”


...."Sul versante dell'assistenza territoriale, il completamento del complesso processo di trasferimento di risorse dall'ospedale al territorio consentirà di affrontare efficacemente i temi dell'invecchiamento e delle cronicità, ponendo le premesse per garantire la sostenibilità futura del nostro sistema sanitario.
L’assenza di reti assistenziali integrate tra ospedale e territorio è infatti un’altra delle cause di notevoli sprechi di risorse su tutto il territorio nazionale, traducendosi spesso in prestazioni inappropriate o in una mancata presa in carico dell’assistito, con conseguenze sull’efficacia dei trattamenti oltre che sulla disponibilità di risorse.

Tale quadro rende necessaria una riorganizzazione del livello assistenziale ospedaliero, sul presupposto di un adeguato trasferimento di attività a livello territoriale e quindi di una rimodulazione e di un potenziamento della rete dei servizi territoriali. In questo scenario, l’ospedale dovrà diventare sempre più il luogo di cura per acuti, a elevata specializzazione.".....

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commento

Sembra che a livello regionale sia in 'cantiere' una legge di riordino del sistema assistenziale integrato tra ospedale e territorio e che l'estensore sia il Presidente della Commissione Sanità....sarebbe opportuno accelerare i tempi !








domenica 22 settembre 2013

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=17038&fr=n

Toscana. 
Si punta sui piccoli ospedali. Marroni: "Valorizzata la loro vocazione"

................"Alla definizione ‘piccoli ospedali’ preferisco quella di ‘ospedali piccoli’. Ognuno di essi avrà una sua specializzazione, e alla fine il livello qualitativo di questi ospedali e dei servizi offerti ai cittadini sarà sicuramente migliore. Tutto questo lo stiamo facendo in condivisione con gli enti locali: con i sindaci stiamo siglando i Patti territoriali, la maggior parte dei quali sono già stati conclusi e firmati”..............
........."Gli ospedali piccoli non solo non verranno chiusi, ma saranno ricollocati in una nuova rete di ospedali, che comprenderà sia gli ospedali piccoli, ognuno con una sua specificità, che gli ospedali provinciali ........"
....“La rete ospedaliera - concordano Regione e sindaci - deve essere riordinata non in termini verticali e gerarchici, ma orizzontali e funzionali. Va ridisegnata adeguandola all'evoluzione dei processi diagnostici e alle innovazioni terapeutiche, passando ad una classificazione per ‘funzioni e attività ospedaliere’ assegnate, secondo la programmazione regionale, a ciascun nodo della rete. Gli ospedali di piccole dimensioni, come parte della rete, hanno ognuno una propria vocazione, in relazione a quanto già esprimono e alle esigenze del sistema nel suo complesso. Nella ridefinizione dell'assetto organizzativo, gli ospedali periferici costituiranno il livello prossimale di assistenza ospedaliera dei cittadini, nell'ottica dell'appropriatezza e – concludono - dell'equità di accesso ai servizi”.........

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commento

Siamo distanti 'anni luce' ......in Sicilia si ragiona in modo diverso...'chiudere o, meglio, far morire per asfissia lenta'. Un esempio nella nostra realtà provinciale ? ...a voi la facile risposta !





venerdì 13 settembre 2013

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=16855&fr=n

Veneto. 
Al via il progetto del nuovo “Ospedale della Donna e del Bambino”

......"È stato infatti inaugurato oggi dall’Assessore regionale alla sanità Luca Coletto il nuovo padiglione ristrutturato che ospita i reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria, le relative terapie intensive, gli ambulatori specialistici e gli ingressi di pronto soccorso pediatrico e ginecologico separati in tutto e per tutto, dall’accesso al triage.
 
Il Padiglione del materno-infantile ospita 31 letti di ostetricia; 24 letti di ginecologia con in aggiunta 8 poltrone per infusione in pazienti di ginecologia oncologica; 22 posti letto di pediatria; 16 posti letto di terapia intensiva pediatrica e 8 di semi-intensiva; ambulatori visita ostetrico-ginecologici e pediatrici; ambulatori ecografici ostetrico-ginecologici; un blocco travaglio parto con 4 sale travaglio orientate al percorso della gravidanza fisiologica e 3 sale operatorie."............


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commento

Le due Italie ! 
Da noi si preferisce tenere sottoutilizzato un presidio ospedaliero, come quello di Comiso, per non avere il 'coraggio' di abbattere i preconcetti, le baronie e le 'servitù' !
Alla politica locale, e non solo, il coraggio delle scelte !