domenica 22 settembre 2013

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=17038&fr=n

Toscana. 
Si punta sui piccoli ospedali. Marroni: "Valorizzata la loro vocazione"

................"Alla definizione ‘piccoli ospedali’ preferisco quella di ‘ospedali piccoli’. Ognuno di essi avrà una sua specializzazione, e alla fine il livello qualitativo di questi ospedali e dei servizi offerti ai cittadini sarà sicuramente migliore. Tutto questo lo stiamo facendo in condivisione con gli enti locali: con i sindaci stiamo siglando i Patti territoriali, la maggior parte dei quali sono già stati conclusi e firmati”..............
........."Gli ospedali piccoli non solo non verranno chiusi, ma saranno ricollocati in una nuova rete di ospedali, che comprenderà sia gli ospedali piccoli, ognuno con una sua specificità, che gli ospedali provinciali ........"
....“La rete ospedaliera - concordano Regione e sindaci - deve essere riordinata non in termini verticali e gerarchici, ma orizzontali e funzionali. Va ridisegnata adeguandola all'evoluzione dei processi diagnostici e alle innovazioni terapeutiche, passando ad una classificazione per ‘funzioni e attività ospedaliere’ assegnate, secondo la programmazione regionale, a ciascun nodo della rete. Gli ospedali di piccole dimensioni, come parte della rete, hanno ognuno una propria vocazione, in relazione a quanto già esprimono e alle esigenze del sistema nel suo complesso. Nella ridefinizione dell'assetto organizzativo, gli ospedali periferici costituiranno il livello prossimale di assistenza ospedaliera dei cittadini, nell'ottica dell'appropriatezza e – concludono - dell'equità di accesso ai servizi”.........

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commento

Siamo distanti 'anni luce' ......in Sicilia si ragiona in modo diverso...'chiudere o, meglio, far morire per asfissia lenta'. Un esempio nella nostra realtà provinciale ? ...a voi la facile risposta !





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