sabato 19 luglio 2014

"APRIRE IL NUOVO OSPEDALE È UNA PRIORITÀ"

http://www.santacroceweb.com/giornale1/index.php/2014/07/19/intervista-esclusiva-al-manager-dellasp-7-maurizio-arico-il-nuovo-ospedale-e-una-priorita/


INTERVISTA ESCLUSIVA AL MANAGER DELL’ASP 7 MAURIZIO ARICÒ: “APRIRE IL NUOVO OSPEDALE È UNA PRIORITÀ”


....."L’apertura del Nuovo Ospedale “Giovanni Paolo II” può definirsi la sfida più importante per la nuova Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa. Da anni, tempi e promesse non sono mai state rispettate e adesso, a seguito della nuova nomina a Direttore Generale del Dott. Maurizio Aricò, i cittadini non si aspettano altro che una ridefinizione del sistema sanitario, spesso accusato di mala sanità, ma soprattutto l’apertura di una importante struttura, che ancora una volta si spera non cadi nel dimenticatoio.".........

........"Oggi si può affermare che le due importanti sfide che si erano prefissate sono totalmente decadute: l’ultimazione e l’avvio di un nuovo Ospedale nell’arco di 5 anni; la realizzazione di una Cittadella della Salute utilizzando lo strumento del Project financing avviato precedentemente dal Direttore generale Calogero Termini e successivamente accantonato dai suoi successori".....

....."Non siamo in grado, in questo momento, di dare una data di possibile apertura. Lo comunicheremo solo quando il percorso di ricognizione ci permetterà di farlo, in modo credibile, quindi aspettiamo il momento opportuno. La direzione si  impegna ad investire ogni risorsa umana e gestionale disponibile affinché l’apertura del nuovo ospedale sia un obiettivo comune, primario e condiviso per la squadra che governerà l’ASP in questo triennio."...........


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commento

Ci sarebbe tanto da scrivere.....ma, a che servirebbe ?

Dal discorso di Marco Antonio nel “Giulio Cesare” di Shakespeare :
"Perché se io fossi Bruto e Bruto Antonio, qui ora ci sarebbe un Antonio che squasserebbe i vostri spiriti e che ad ognuna delle ferita di Cesare donerebbe una lingua così eloquente da spingere fin le pietre di Roma a sollevarsi, a rivoltarsi."








 


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