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Storico 
Stampa In riferimento all’articolo pubblicato nello spazio “Cultura e Società” del Giornale “La Sicilia” ed intitolato, “Le Frontiere dell’Urologia”, al fine di fornire una corretta e puntale informazione alla cittadinanza in merito alla situazione strutturale e alla dotazione strumentale della Struttura di Urologia del P.O. Civile di Ragusa, si precisa che la suddetta struttura, così come gli altri reparti dell’Azienda, è stata oggetto di interventi di manutenzione di varia natura, fra i quali si citano: rifacimento della pavimentazione della cd. “Ala Verde”, pitturazione delle pareti, ristrutturazione dei servizi igienici. Interventi, questi, tutti idonei a garantire al paziente ambienti accoglienti e dignitosi.
In merito, poi, alla chiusura della sala operatoria ubicata all’interno dell’Urologia, è doveroso precisare che, necessitando quest’ultima di onerosi interventi di adeguamento, l’Azienda, nell’ottica di un uso razionale delle risorse, ne ha disposto la chiusura, accentrando tutte le attività chirurgiche nel blocco operatorio, all’interno del quale insiste una sala operatoria dedicata all’Urologia.
Per quanto attiene l’ammodernamento tecnologico delle attrezzature si precisa che l’Azienda, fatta eccezione per l’idrodissettore per il quale è in corso la relativa istruttoria, ha provveduto ad acquisire tutte le attrezzature inserite nel Piano triennale degli investimenti per il triennio 2007/2009, per cui le stesse risultano già in dotazione all’U.O.
E’ di tutta evidenza che l’Azienda non ha tralasciato alcuna richiesta di acquisto di attrezzature.
Nè sono rimaste inevase le richieste relative all’informatizzazione; infatti, ad oggi, la struttura gode degli stessi supporti informatici garantiti alle altre Unità Operative.
Infine, in merito alla mancanza di una strumentazione adeguata alle nuove tecnologie con particolare riferimento all’utilizzo di una poltrona che consenta una terapia riabilitativa elettromagnetica per la cura dell’incontinenza, dei dolori pelvici cronici e le disfunzioni sessuali, si precisa che non risulta formalizzata alcuna richiesta in tal senso.
L’Azienda è orientata a garantire al paziente cure adeguate e all’avanguardia e assicura, in ogni caso, che, ove ne dovessero risultare scientificamente documentati i benefici e l’acquisizione dovesse risultare in linea con il Piano di Rientro e di contenimento della spesa sanitaria, valuterà di inserirla nel Piano degli acquisti per l’ammodernamento tecnologico.
Riflessione :
Chi scrive sulla stampa in un certo modo o è in perfetta buonafede o scrive per sentito dire o – peggio ancora – su suggerimento di chi vuole, come al solito, buttare fango su una struttura sanitaria che, nonostante gli anni trascorsi, continua ad essere punto di riferimento non solo professionale, ma anche tecnologico ed alberghiero per tutta la provincia di Ragusa.
Alcune foto allegate a queste note dimostrano in modo inequivocabile lo stato attuale di una struttura sanitaria dell’Ospedale Civile, precisamente l’Urologia.
A fronte di chi scrive in un certo modo, purtroppo, esiste chi invece preferisce non scrivere per segnalare comportamenti o fatti inerenti disservizi, disfunzioni o assistenza inadeguata da parte del personale, di qualsiasi qualifica, in servizio nelle strutture sanitarie ed amministrative dell’Azienda ospedaliera di Ragusa.
Questo comportamento è dannoso come il precedente: solo segnalando o denunciando fatti e comportamenti non consoni ad una struttura sanitaria chi ha il dovere di dirigere e gestire può adottare consequenziali provvedimenti.
La colpa è di chi comanda….afferma un antico detto della nostra terra: ma se chi comanda non è a conoscenza di ciò che avviene, perché nessuno ha sentito il dovere di informarlo, la colpa di chi è?
In merito, poi, alla chiusura della sala operatoria ubicata all’interno dell’Urologia, è doveroso precisare che, necessitando quest’ultima di onerosi interventi di adeguamento, l’Azienda, nell’ottica di un uso razionale delle risorse, ne ha disposto la chiusura, accentrando tutte le attività chirurgiche nel blocco operatorio, all’interno del quale insiste una sala operatoria dedicata all’Urologia.
Per quanto attiene l’ammodernamento tecnologico delle attrezzature si precisa che l’Azienda, fatta eccezione per l’idrodissettore per il quale è in corso la relativa istruttoria, ha provveduto ad acquisire tutte le attrezzature inserite nel Piano triennale degli investimenti per il triennio 2007/2009, per cui le stesse risultano già in dotazione all’U.O.
E’ di tutta evidenza che l’Azienda non ha tralasciato alcuna richiesta di acquisto di attrezzature.
Nè sono rimaste inevase le richieste relative all’informatizzazione; infatti, ad oggi, la struttura gode degli stessi supporti informatici garantiti alle altre Unità Operative.
Infine, in merito alla mancanza di una strumentazione adeguata alle nuove tecnologie con particolare riferimento all’utilizzo di una poltrona che consenta una terapia riabilitativa elettromagnetica per la cura dell’incontinenza, dei dolori pelvici cronici e le disfunzioni sessuali, si precisa che non risulta formalizzata alcuna richiesta in tal senso.
L’Azienda è orientata a garantire al paziente cure adeguate e all’avanguardia e assicura, in ogni caso, che, ove ne dovessero risultare scientificamente documentati i benefici e l’acquisizione dovesse risultare in linea con il Piano di Rientro e di contenimento della spesa sanitaria, valuterà di inserirla nel Piano degli acquisti per l’ammodernamento tecnologico.
Riflessione :
Chi scrive sulla stampa in un certo modo o è in perfetta buonafede o scrive per sentito dire o – peggio ancora – su suggerimento di chi vuole, come al solito, buttare fango su una struttura sanitaria che, nonostante gli anni trascorsi, continua ad essere punto di riferimento non solo professionale, ma anche tecnologico ed alberghiero per tutta la provincia di Ragusa.
Alcune foto allegate a queste note dimostrano in modo inequivocabile lo stato attuale di una struttura sanitaria dell’Ospedale Civile, precisamente l’Urologia.
A fronte di chi scrive in un certo modo, purtroppo, esiste chi invece preferisce non scrivere per segnalare comportamenti o fatti inerenti disservizi, disfunzioni o assistenza inadeguata da parte del personale, di qualsiasi qualifica, in servizio nelle strutture sanitarie ed amministrative dell’Azienda ospedaliera di Ragusa.
Questo comportamento è dannoso come il precedente: solo segnalando o denunciando fatti e comportamenti non consoni ad una struttura sanitaria chi ha il dovere di dirigere e gestire può adottare consequenziali provvedimenti.
La colpa è di chi comanda….afferma un antico detto della nostra terra: ma se chi comanda non è a conoscenza di ciò che avviene, perché nessuno ha sentito il dovere di informarlo, la colpa di chi è?
Dal ‘Deserto dei Tartari’ al …..’Deserto di conoscenze’ !
Tra le notizie riportate con evidenza in un portale edito sicuramente da giornalisti o ‘pseudo tali’ della nostra realtà viene riportata la precisazione che ho voluto fare in merito alla data di adozione del Codice Etico dell’Azienda Ospedaliera di Ragusa con aggiunto un corollario di riflessioni certamente dettate da ignoranza sui fatti e sulle norme.
Il Codice Etico adempie a quanto disposto dal D.Lgs. 231/2001 sulla necessità di definire un preciso e chiaro schema di comportamento inteso ad orientare l’impegno professionale e la condotta di quanti, a vario titolo, operino all’interno dell’Azienda Ospedaliera.
Affermare che l’adozione di tale strumento è solo un voler ricordare quanto già deve essere fatto, è evidente ignoranza delle norme.
La precisazione sulla data di adozione è stata fatta solo ed esclusivamente non per avanzare un diritto di ‘primogenitura’, ma per far evidenziare come in Sicilia sono due le Aziende Sanitarie che hanno adottato tale strumento e, vedi caso, entrambe della Provincia di Ragusa.
L’ignoranza sui fatti viene evidenziata dall’asserzione sulle liste di attesa : la Sanità della Provincia di Ragusa, pur con le inevitabili ‘ombre’ legate soprattutto alla riduzione – da alcuni anni- delle risorse disponibili, risulta essere una delle più efficienti ed efficaci a livello regionale; buttare, come spesso si fa per ignoranza, fango anche su ciò che funziona è certamente un ‘costume’ proprio di chi ha dentro il ‘Deserto di conoscenze’ !
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La Riforma Sanitaria Siciliana.
Alcune prime riflessioni
L’Assemblea Regionale ha esitato dopo un lungo dibattito la legge di Riforma Sanitaria.
I punti salienti riguardano l’organizzazione delle Aziende Sanitarie Regionali, l’organizzazione del Sistema di emergenza e urgenza, l’offerta assistenziale del privato, la rete dei Registri delle patologie tumorali.
Le aziende sanitarie vengono così riorganizzate :
n. 9 Aziende Sanitarie Provinciali
n. 3 Aziende Ospedaliere - Universitarie
n. 2 Aziende Ospedaliere a Rilievo Nazionale
n. 3 Aziende Ospedaliere Provinciali.
In Provincia di Ragusa viene istituita dal 1 settembre 2009 l’Azienda Sanitaria Provinciale con all’interno :
- Distretto Ospedaliero Ragusa 1 ( Ospedale Civile e Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa )
- Distretto Ospedaliero Ragusa 2 ( Ospedale Guzzardi di Vittoria, Ospedale Reg. Margherita di Comiso, Ospedale Maggiore di Modica, Ospedale Busacca di Scicli )
- Area Territoriale ( comprende i tre Distretti Sanitari di Vittoria – Ragusa – Modica )
Quali i benefici per gli utenti ?
La distinzione tra ‘offerta sanitaria ospedaliera’ e ‘offerta sanitaria territoriale’ all’interno della stessa Azienda potrà permettere un ‘governo’ delle risorse da assegnare alle due aree più rispondente alla realtà, con sicure ricadute di miglioramento della qualità sanitaria per gli utenti.
Sta prendendo corpo la Riforma Sanitaria della Regione Siciliana dopo mesi e mesi di acceso dibattito. Per quanto riguarda la nostra Provincia ormai scontata l'unificazione delle due Aziende esistenti, quella territoriale e quella ospedaliera, in un'unica Azienda Sanitaria Provinciale. Questa nuova azienda deve gestire due distretti ospedalieri e un distretto territoriale, cercando di far bilanciare le due tipologie di offerta sanitaria in modo che l'assistenza territoriale diventi sempre meglio qualificata e quella ospedaliera selettiva e appropriata. Importante l'emendamento presentato per la normalizzazione del Registro Tumori della Provincia di Ragusa. Tra 4 o 5 giorni avremo il testo definitivo approvato dall'Assemblea Regionale e potremo discuterne meglio.
