DAL BLOG DEL DIRETTORE GENERALE AZIENDA OSPEDALIERA DI RAGUSA storico..fino al 31.08.2009

ecco ......alcune pagine del blog del Direttore dell'Azienda Ospedaliera di Ragusa, disattivato dal 1 settembre 2009.
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la mission aziendale che ho voluto identificare per questi prossimi anni. durante i quali assolverò l'incarico di Direttore Generale è sintetizzata nel seguente modo: "Essere sempre accanto all'ammalato". Uno degli strumenti che la nuova tecnologia ci mette a disposizione è proprio il blog, che utilizzerò al meglio per informarvi su quanto facciamo e, soprattutto per leggere le vostre richieste o suggerimenti o segnalazioni e rispondervi.

Il perche' del blog . Calogero Termini

Di Admin (del 17/08/2009 @ 22:37:11, in home, linkato 80 volte)
Lettera aperta ai dipendenti dell'Azienda Ospedaliera di Ragusa


Alcune riflessioni


Davanti alla tastiera del mio portatile sono indeciso se iniziare a scrivere dettagliando dati di attività o, invece, esternando le mie sensazioni di medico/manager impegnato per sei anni nella guida di un’Azienda Ospedaliera che tra pochi giorni cesserà di esistere come tale.

Innanzitutto voglio esprimere il mio grazie a chi mi ha collaborato in questi anni, l'attuale Direttore Amministrativo Aziendale dr. Mauro Ignazio, il Direttore Sanitario Aziendale dr. Drago Giuseppe, i componenti il Collegio Sindacale, i componenti il Nucleo di Valutazione, i Direttori dei Dipartimenti Sanitari ed Amministrativo, i Direttori delle Strutture Complesse e i Responsabili delle Strutture Semplici, le Organizzazioni Sindacali e tutti i dipendenti dell'Azienda per la loro attività e il loro spirito di appartenenza.

A seguire, decido di 'mettere all'esterno' alcune riflessioni sui fatti più importanti – a mio parere – realizzati dalla fine del 2002 al 31 agosto 2009.

Oggi si parla tanto di piano di rientro e riqualificazione dell'offerta sanitaria, eppure, nell'ormai lontano 2003, quando affrontai la problematica di offrire un servizio di pronto soccorso ospedaliero più efficace ed efficiente centralizzando l'emergenza nel contesto dell'Ospedale Civile molti mi consigliarono di non partire con questa 'avventura' …' è meglio che tutto rimanga così com'è..'.
Il rimanere allo stato 'storico' significava duplicare i costi continuando ad offrire un’assistenza depotenziata nel presidio ospedaliero Civile, sede di reparti di emergenza, a fronte di una domanda di prestazioni di pronto soccorso molto esigua nel presidio Maria Paternò Arezzo.
Con la collaborazione del Direttore della Struttura Complessa di Pronto Soccorso e il raccordo costante con l'Amministrazione Comunale dell'epoca sono riuscito a far partire, proprio iniziando dall’accorpamento dei due servizi di Pronto Soccorso, il processo di riorganizzazione interna dei presidi ospedalieri di Ragusa che avrebbe portato, nell'arco di 5 anni, alla collocazione dei reparti per l'emergenza nell'ospedale Civile ( Chirurgia Generale e Chirurgia Toracica, Ortopedia, Rianimazione, ecc), del Day Surgery chirurgico e dei reparti di Oculistica e Otorino nell'ospedale Maria Paternò Arezzo e della completa realizzazione ed attivazione del Dipartimento Oncologico nello stesso presidio.

Il piano di rientro, o meglio di riorganizzazione funzionale con consequenziale utilizzo più razionale delle risorse, per l'Azienda Ospedaliera di Ragusa era già iniziato dal 2003.

Mi è stato facile, quindi, a seguito delle azioni amministrative messe in campo, centrare gli obiettivi finanziari dettati dalla Regione e ottenere la validazione sui bilanci della Corte dei Conti, senza diminuire il livello di qualità assistenziale, anzi potenziandolo in alcuni settori ( cardiologia interventistica, elettrofisiologia cardiologica, chirurgia oncologica e laparoscopica, cardiologia pediatrica, genetica, terapia intensiva neonatale, oncologia, centro trasfusionale, ecc).

Perché non parlare della 'sfida' alle lungaggini burocratiche intrapresa nel momento in cui la quasi 'fatalità' mi ha fatto incontrare il progetto del Nuovo Ospedale di Ragusa?

Mi riferisco all’incidentalità dell'incontro con il Prefetto di Ragusa dr. Calvosa nel dicembre 2002 da cui scaturì la necessità di verificare il suolo sottostante l'ospedale Civile: da tale verifica partì l'idea di rispolverare il 'vecchio' progetto risalente agli anni '90 e iniziare il percorso amministrativo che avrebbe portato al decreto di finanziamento da parte del Ministero della Salute (15 maggio 2003), alla consegna dei lavori alla ditta appaltatrice ( 21 luglio 2005), alla fissazione della data di ultimazione (30 aprile 2010).
La 'sfida' alla burocrazia sarà vinta solo se la data di consegna alla collettività del Nuovo Ospedale 'Giovanni Paolo II' ricadrà nel 2010: caso raro, certamente non unico, nella pubblica amministrazione l'ultimazione e l'avvio di un nuovo ospedale nell'arco di 5 anni !

Un nuovo ospedale sicuro sotto tutti i punti di vista : i controlli effettuati durante i lavori e il controllo antisismico effettuato alla fine di luglio 2009 attestano la totale sicurezza di tutta la nuova struttura !

Un'altra sfida potrebbe essere intrapresa a questo punto: la realizzazione della Cittadella della Salute 'Giovanni Paolo II' con la costruzione del restante 50% di ospedale non finanziato nel 2003 e del Centro Direzionale Aziendale utilizzando lo strumento attuale del Project financing; nella Cittadella potrebbe essere allocata tutta l'offerta dei servizi sanitari ( territoriali e ospedalieri ) della città di Ragusa oltre i reparti ad elevata specializzazione di riferimento provinciale. Lo scenario ultimo potrebbe essere il seguente: l’ospedale Civile, già dismesso all’attivazione del nuovo ospedale ‘Giovanni Paolo II’, riconvertito ad usi non sanitari; l’ospedale M.P.Arezzo riconvertito a Cittadella Universitaria; la nuova Cittadella della Salute ‘Giovanni Paolo II’ con tutti i reparti e servizi ospedalieri, i servizi sanitari territoriali e il centro Direzionale.

In tal modo si renderebbe del tutto sicuro lo stato antisismico delle nuove strutture ‘strategiche’ sanitarie della città di Ragusa e si potrebbe intervenire senza interferenze per mettere in sicurezza i dismessi Civile e M.P.Arezzo.

Un'altra riflessione vorrei farla sugli strumenti motivazionali utilizzati nei confronti delle risorse umane.
Spesso l'opinione pubblica viene investita da notizie sulla 'malasanità' ed in tali casi un peso particolare viene attribuito ai comportamenti del personale medico e non medico: la maggior parte della conflittualità giudiziaria nei confronti del personale del servizio sanitario trova origine da una carente comunicazione tra personale sanitario e utenti.
Ho attivato fin dal 2003 percorsi formativi privilegianti proprio la comunicazione ed oggi posso ben affermare che, pur persistendo anomalie comportamentali in una discreta percentuale di dipendenti, la maggior parte di essi ottiene dall'utenza il riconoscimento di svolgere il proprio dovere con professionalità ed umanità.

Resta ancora parecchio da fare su questo fronte, ma sono convinto che, entro tempi non lunghi, la quasi totalità del personale si rapporterà con l'utente così come l'etica e la deontologia, prima di ogni altro riferimento, impongono.

Altro strumento motivazionale utilizzato è stato quello di applicare le norme contrattuali in tempi rapidi tenendo in particolare conto i diritti dei lavoratori: avvio delle procedure per la stabilizzazione del personale precario, progressioni verticali e orizzontali all'interno delle qualifiche, graduazione delle posizioni dirigenziali, ecc.

Dalla parte dell'utenza”, spesso questa affermazione si legge sui periodici informativi delle varie aziende sanitarie o si sente pronunciare accompagnata da gesti che vogliono dimostrare l'attaccamento che si ha alla propria 'missione' di operatori sanitari, eppure sono convinto che bisogni proprio provare sulla propria pelle cosa si 'sente' quando si diventa improvvisamente 'utente' del servizio in cui si presta la propria opera lavorativa!
Io l'ho provato e la famosa frase 'vedere l'erba dalla parte delle radici' ha avuto un senso chiaro ed inequivocabile: ho notato la premura, l'attenzione e la professionalità del personale medico e infermieristico, ma ho percepito pure cosa provoca la rigidità burocratica dell'apparato normativo ancora esistente nella pubblica amministrazione nei confronti della necessità d'intervenire in tempi brevi per la pitturazione dei locali di degenza, per la manutenzione straordinaria degli impianti idrici e degli infissi.

Il volontariato è una risorsa di notevole importanza da utilizzare nella gestione della sanità pubblica.
A Ragusa ho avuto la piacevole sorpresa di incontrare fiumi di volontari: AVIS, AVO, OncoIbla, AIRC, Crisalide, Piccolo Principe, AIDO, AID, LILT, e tanti altri che si interessano e intervengono per aiutare e sostenere donne fragili, bambini abbandonati, extracomunitari soli e disperati, ospedali africani da costruire e far crescere.
Un fiume che mi ha insegnato come l'acqua impregnata di solidarietà è sempre insufficiente per poter colmare le sacche arse dell'indifferenza e dell'apatia sentimentale e quindi occorre trovare nuove sorgenti per far sì che i deserti interiori lascino posto al verde della speranza.
Grandi progetti realizzati assieme al privato in questi anni: la certificazione ISO9001/2008 assegnata contestualmente all’'AVIS e al SIMT, testimonianza della perfetta sincronia tra pubblico e privato in un settore delicatissimo quale il reperimento e la validazione sulla sicurezza del sangue da trasfondere; le raccolte di fondi organizzate dalla Fondazione Unicredit su scala nazionale per contribuire alla realizzazione del bunker per la Radioterapia e dal Gruppo IperLeDune, per incrementare la dotazione tecnologica dell'oncologia; la donazione di euro 80000.00 dal Gruppo Farmaceutico Amgen Dompè per contribuire alla realizzazione del laboratorio di Farmacia Clinica; la donazione di euro 100000.00 dall'AIRC per contribuire all'acquisto del mammografo digitale; tante altre donazioni da associazioni e privati cittadini per arredi e tecnologie informatiche.



Così, quasi senza accorgermene, ho digitato sulla tastiera ciò che la mente ha dettato ascoltando il cuore, con l'intento di lanciare un messaggio a chi avrà la pazienza di leggere: a fine agosto del 2009 si chiude un capitolo della storia sanitaria della città di Ragusa con la scomparsa ' a tutti gli effetti' dell'Azienda Ospedaliera 'Civile – Maria Paternò Arezzo',mentre dal primo settembre una nuova configurazione chiamata ' Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa' dovrà gestire tutta l'offerta sanitaria ospedaliera e territoriale presente nel territorio ibleo.

La Direzione strategica della nuova Azienda dovrà tener conto di quanto ereditato dalle due Aziende accorpate, per cui mi auguro che ciò che ho voluto far inserire in questa pubblicazione ( dati di attività e informazioni sui servizi ospedalieri esistenti) possa essere utilizzato quale memento di fatti già realizzati e consolidati e di azioni ed opere che ancora devono essere portate a termine nell'interesse della collettività della provincia di Ragusa.

L'Ospedale a Ragusa c'è e continuerà ad esserci.

Buon lavoro!

Ragusa 20.08.2009

Calogero Termini


P.S.)
Un medico dell'Azienda Ospedaliera mi ha scritto subito dopo aver ricevuto questa lettera allegata alla busta paga del mese di Agosto 2009, chiedendomi di utilizzare anche il tasto 'Scusa'....in effetti ho proprio dimenticato, nella fretta che caratterizza questi ultimi giorni, di chiedere scusa agli utenti dell'Azienda Ospedaliera per tutto ciò che, talvolta, non hanno trovato all'interno delle strutture ospedaliere : la buona professionalità, il calore umano, il comfort alberghiero, la rapidità nell'essere serviti.
Ho cercato di fare il meglio nel trasformare, in questi anni, le strutture, le tecnologie e soprattutto i comportamenti; sicuramente non ho potuto raggiungere gli obiettivi al 100% e di ciò chiedo 'Scusa'.

Non posso chiederò scusa, però, a chi non ha visto soddisfatti i propri personali 'interessi' di carriera : il problema 'personale' deve essere visto sempre nel contesto del gruppo in cui si opera e occorre anteporre il benessere aziendale alle personali rivendicazioni (anche se talvolta giustificate da sacrifici e impegno) !

Quanto fatto, in questi anni, per la maggior parte dei dipendenti, medici e non medici, deve far riflettere !


Di Admin (del 21/07/2009 @ 13:20:46, in home, linkato 70 volte)

Di Admin (del 06/07/2009 @ 12:27:05, in home, linkato 82 volte)

Di Admin (del 06/07/2009 @ 12:21:39, in home, linkato 51 volte)

Di Admin (del 13/06/2009 @ 12:20:44, in home, linkato 44 volte)
Sono soddisfatto … ma c’è ancora molto da fare !
Quali riflessioni dopo la visita di S.E. il Vescovo di Ragusa, S.E. il Prefetto di Ragusa, del Sindaco di Ragusa e del Comandante Provinciale dei Carabinieri nel cantiere del nuovo Ospedale ‘Giovanni Paolo II’ di Ragusa ?
1 – I lavori stanno rispettando i tempi previsti per la consegna dell’opera : aprile 2010
2 - La qualità dei lavori è certificata continuamente dai controlli della Direzione dei Lavori e dalla Commissione di Collaudo Regionale
3 - A giorni inizieranno delle indagini sulla staticità delle strutture : i risultati delle indagini saranno presentati durante la visita, prevista per fine luglio, del Presidente della Provincia Regionale di Ragusa, del Questore di Ragusa, del Comandante la GG.FF. di Ragusa, del Responsabile della Protezione Civile, del Comandante Provinciale dei VV.FF. di Ragusa
4 – Sono soddisfatto, certamente…dal 12 novembre 2005 (posa della prima pietra) ad oggi sono trascorsi 3 anni e 6 mesi …. tra 10 mesi l’opera sarà ultimata…e poi collaudi e trasferimenti….c’è ancora molto da fare…ma sono convinto che l’entusiasmo che ha contagiato tanti non terminerà se non quando il ‘Giovanni Paolo II’ sarà perfettamente funzionante ed operativo !!!!


Di Admin (del 27/05/2009 @ 18:53:00, in home, linkato 57 volte)

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