martedì 27 gennaio 2015

In che direzione ?

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=25575&fr=n

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=25586&fr=n



La riforma della sanità lombarda va nel segno giusto

Sicilia. Al via la riforma della rete ospedaliera. Cura dimagrante per i reparti: da 1.340 a 916

...LOMBARDIA...."La prima cosa che mi ha colpito del disegno di legge è il titolo “evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo”. Mi sono chiesto perché non chiamarlo come fanno tutti “riordino”? La risposta è che non è un riordino e non è solo una “semplice revisione legislativa” ma è una contro prospettiva strategica per rispondere in tempo a certe prospettive epidemiologiche, sociali, economiche. Quindi è una “evoluzione” del sistema sanitario “verso la società del futuro” nel tentativo di adeguarlo “alle nuove complessità”. E questo non mi pare male.".......

....SICILIA...."Accorpare gli ospedali e diminuire i reparti. Queste le parole d’ordine del nuovo piano di riforma della sanità siciliana, contenuto in un decreto dell’Assessorato alla Salute già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Regionale. I reparti delle strutture ospedaliere dovranno scendere, entro il 31 dicembre 2016, da 1.340 a 916, garantendo così alle aziende la possibilità di riformulare le piante organiche. I reparti di cardiologia da 66 dovranno diventare meno di 32, chirurgia generale da 121 a 48, chirurgia vascolare da 24 a 12, medicina generale da 99 a 61, oculistica da 44 a 32, ortopedia da 75 a 48, ostetricia e ginecologia da 65 a 32, otorinolaringoiatria da 44 a 32, pediatria da 52 a 32, urologia da 48 a 32, terapia intensiva da 53 a 32, oncologia da 36 a 16. Aumenteranno invece i reparti di lungodegenza, da 39 a 61 e radiologia. da 5 a 16."......


-------
commento

Con tutto il rispetto per i 'tecnici' dell'assessorato della Sicilia, dopo circa due anni di 'gestazione' avrebbero potuto 'partorire' qualcosa di diverso, così come ha fatto la Lombardia. 
Il nostro sistema sanitario regionale ha necessità di essere 'revisionato' nella sua globalità per poter dare risposte concrete alle 'nuove complessità' assistenziali. 
Ci si è limitati, invece, ad affrontare il solo riordino dei servizi ospedalieri, tenendo conto solo di cifre e costi ( ad esempio, come è ipotizzabile una diminuzione dei reparti di cardiologia, a fronte di un incremento della domanda sanitaria proprio in tale settore ?). 
Mi auguro che in questi due anni, 2015 e 2016, si rifletta di più e ci si confronti anche con altre realtà regionali dove 'tutta' la sanità si sta evolvendo verso un "nuovo rapporto tra programmazione e erogazione, assessorato unico salute-famiglia, integrazione della rete ospedaliera con quella territoriale, nuovo rapporto tra sanità e enti locali e quindi integrazione socio sanitaria, programmazione su base epidemiologica ecc".












venerdì 16 gennaio 2015

L'assalto al faro

http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/commenti/2015-01-15/pronto-soccorso-ricetta-simeu-193152.php?uuid=AbBB8kwK

http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=25363&fr=n

Pronto soccorso, ricetta Simeu per gestire l'assalto al faro

Caos Pronto Soccorso. Palermo (Anaao): “Il problema è la mancanza di letti. Correggere gli standard o finiremo come l'Inghilterra”


...."Il pronto soccorso in Italia: un faro sempre acceso, con la porta sempre aperta, per tutti; 24 milioni di accessi ogni anno, un terzo della popolazione, quasi un accesso ogni secondo. In questi giorni si registra in tutto il paese l'accentuazione dell'affollamento dei pronto soccorso."..........

..........."il rischio aumentato per i pazienti (con incremento di mortalità e peggioramento della prognosi per alcune patologie); una disparità di trattamento a seconda del problema di presentazione (chirurgico, medico specialistico, medico generale); l'impossibilità a garantire il rispetto della privacy e della dignità delle persone da assistere e curare; un carico orario, professionale ed emotivo per il personale medico, infermieristico e di supporto non sostenibile nel tempo."........

........"La risorsa dei posti letto ospedalieri in Italia ha subito una diminuzione netta negli ultimi 15 anni (circa meno 70.000 posti dal 2000), non accompagnata da un corrispondente adeguamento delle reti territoriali di cura e assistenza. La distribuzione dei posti letto tra i diversi ospedali e tra le diverse aree di cura all'interno degli ospedali spesso non tiene conto dei flussi dei pazienti ed è scarsamente flessibile.

Un'altra possibile causa dell'affollamento dei Ps può essere la modalità di gestione interna dei pazienti, soprattutto di quelli da dimettere; questo aspetto dipende dall'organizzazione dei Ps (in molti non esiste l'attività di osservazione breve, indispensabile per assicurare una funzione di filtro sui ricoveri), dal personale impegnato (in termini di quantità, competenze e motivazioni), dagli spazi e dalla tecnologia disponibili."...........

.........."Un'azione indispensabile è quella di revisione e rinforzo del sistema territoriale e della medicina generale, per limitare gli accessi impropri, ma soprattutto per accogliere tempestivamente i pazienti in dimissione dagli ospedali.

Le azioni a livello della rete ospedaliera devono intervenire sulle cause reali, partendo da un'analisi accurata dei fenomeni, che coinvolga gli operatori; in ogni caso sono da limitare o evitare interventi sui Pronto soccorso quando le cause, molto spesso organizzative, sono fuori dai Ps; interventi su questa linea non risolvono i problemi, che invece nel medio termine possono essere aggravati.".........

.........."Gli infermieri e i medici d'urgenza, che ogni giorno ci mettono le mani e il cuore curando i pazienti, chiedono con forza di poterci mettere anche la testa e la faccia, per affrontare e provare a risolvere i problemi del sistema, mediante il coinvolgimento nelle fasi analitiche e decisionali a tutti i livelli. In questo modo il faro potrà continuare a funzionare e sarà possibile entrarci per avere aiuto. La porta è comunque sempre aperta.".......


....."Una volta portata a termine la spending review ospedaliera saranno stati tagliati 71 mila letti rispetto al 2000. Raggiungeremo il fatidico 3,7 per mille. Ma saranno guai. Il tasso idoneo sarebbe infatti di almeno il 4 per mille, incrementando in particolare i posti letto di area medica. Se continua così mancheranno letti, personale e investimenti per mantenere in piedi le strutture"........

----------------
commento

C'è ben poco da commentare !
Basta andare anche nei nostri pronto soccorsi ospedalieri.....

Il nuovo piano ospedaliero siciliano tra non molto inizierà ad essere operativo, ma credo che non riuscirà ad incidere parecchio sul livello assistenziale dei pronto soccorsi, se non sarà effettuato contestualmente un piano di riorganizzazione della medicina territoriale.

Ai 'nuovi' tecnici della sanità l'onere di intervenire in tempi rapidi per cercare, almeno in parte, di attenuare i disagi dei pazienti che entrano nella 'porta sempre aperta' del pronto soccorso chiedendo assistenza.












mercoledì 14 gennaio 2015

e da noi.....?

http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=25312&fr=n




Pronto Soccorso. Caos in tutta Italia. 
Barelle, materassi per terra, personale insufficiente e stressato. Anaao: “Dall'addio al posto fisso alla fine del posto letto fisso”

..........."Anche a Palermo i problemi sono consistenti. “I nostri Pronto Soccorso sono inadeguati – denuncia Luigi Galvano, segretario regionale della Fimmg – Sono angusti e i pazienti sono costretti ad attendere ore e ore prima di essere visitati”..................


--------------------
commento

Situazione 'drammatica' per l'assistenza nei pronto soccorsi di tutta Italia : le immagini televisive di parecchie trasmissioni mostrano come il 'paziente' che necessita di assistenza urgente sia 'trattato' come un 'oggetto da magazzino'.

Nei pronto soccorsi degli ospedali iblei com'è la situazione attuale ? 
Da parecchio tempo non si leggono interventi in merito da parte del Tribunale dei diritti del malato, forse perché tutto va bene ?