martedì 29 marzo 2011

Verità o............?

Una notizia di stampa ci informa che, su proposta di un Deputato regionale della provincia di Ragusa, la Commissione Sanità dell'Assemblea Regionale ha approvato un emendamento con cui si stabilisce che in tutti i presidi ospedalieri, nei quali è presente il reparto di Chirurgia, non può essere disattivato il Pronto Soccorso.
Sicuramente la notizia è vera, però mi chiedo : il piano organizzativo dell'ASP di Ragusa , approvato con decreto dell'Assessore alla Salute, prevede che i reparti di Chirurgia continuino la loro attività nei presidi ospedalieri di Comiso e Scicli ?  
Chi può fornire una risposta chiara ed esauriente ? 

da YouTube

http://www.youtube.com/user/IlClandestinoModica#p/u/5/q5uMogiVd6U



Mi auguro che il tutto sia stato risolto......la sanità iblea certamente non ci fa una bella figura !!!

http://www.youtube.com/user/IlClandestinoModica#p/u/3/kC7FSKw3GQQ

e dai......ci risiamo !!!!!

mercoledì 16 marzo 2011

http://www.ilgiornalediragusa.it/notizie/cronaca/29323-ragusa-non-ce-posto-in-cardiologia-79enne-muore-durante-il-trasporto-al-maggiore.html


E' stato accompagnato dai parenti in macchina

Cardiologia piena al Paternò Arezzo
79enne muore durante corsa al Maggiore



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commento
è sicuramente una notizia che non commento...
ma nel post del giorno 8 dicembre 2010 avevo fatto
una riflessione proprio sull'accorpamento
delle Cardiologie di Ragusa !



martedì 8 marzo 2011

da www.ilgiornalediragusa.it


7.3.2011
Articolo del settimanale Panorama

La buona sanità di casa nostra
Ragusa una provincia da primato


8.3.2011
Per chiudere una vicenda giudiziaria?

Puzza di bruciato il servizio 

sulla sanità iblea nell'ultimo 

numero di Panorama




Commento
Quanto pubblicato sul Giornale di Ragusa.it del 7 marzo mi aveva particolarmente stranizzato, considerati i risultati ottenuti dalla Riforma Sanitaria in tutta l'Isola e in provincia di Ragusa.  
In effetti la citazione 'Ragusa provincia da primato ..in sanità'  riportava azioni messe in campo nella ex USL 7 e nella ex Azienda Ospedaliera di Ragusa e non fatti 'nuovi' attribuibili all'attuale gestione. Ad esempio è notorio che la costruzione del Nuovo Ospedale di Ragusa Giovanni Paolo II è partita e si è quasi conclusa con la precedente gestione, così come tante altre cose di cui si può vantare la sanità ragusana ( sempre che qualcuno non abbia la tentazione di farle 'deteriorare'....!).
Il commento della Direzione del Giornale di Ragusa.it , a mio parere, va nella direzione giusta. Un risarcimento in 'natura' ( in questo caso, ovviamente, si tratta di natura giornalistica) è sempre preferibile ad un risarcimento in denaro.



mercoledì 2 marzo 2011

DIRIGENTI ESTERNI, IN AZIONE LA PROCURA. INDAGATI LOMBARDO E MASSIMO RUSSO.

Da La Repubblica – 1 marzo 2011
Dirigenti esterni, in azione la Procura. Indagati Lombardo e Massimo Russo.
I magistrati palermitani hanno aperto l’inchiesta su input della Corte dei conti. E ipotizzano l’abuso di ufficio
Le nomine dei dirigenti generali esterni all’amministrazione regionale sono già da mesi un caso. Che è finito persino all’attenzione della Corte costituzionale, su ricorso della presidenza del Consiglio dei ministri. «Sono state fatte assunzioni esterne oltre il limite del dieci per cento previsto dalla legge nazionale», ha bacchettato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Il governatore Lombardo ha replicato con altrettanta fermezza: «È in corso un attacco politico da Roma». Ma da qualche tempo le nomine dei superburocrati esterni non sono più solo un caso politico. L’istruttoria preliminare avviata dalla Procura della Corte dei conti, che sta vagliando l’ipotesi di un danno erariale, è stata trasmessa di recente alla Procura della Repubblica. Il nuovo fascicolo ha già un’ipotesi di reato ben precisa da verificare: l’ abuso d’ufficio, per due nomine in particolare, quella di Romeo Palma (al l’ufficio legislativo e legale) e quella di Maurizio Guizzardi (alla sanità). Nel registro degli indagati sono stati iscritti il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’assessore alla Salute, Massimo Russo. Dopo l’invio del dossier da parte della Corte dei conti è quasi un atto dovuto, ma l’indagine non si presenta affatto semplice, anche per le implicazioni giuridiche al vaglio della Consulta. Di certo, è la prima volta che i nomi del governatore Lombardo e dell’assessore Russo finiscono nel registro degli indagati della Procura di Palermo. Per Russo una prima volta davvero inedita, visto che per anni è stato uno dei magistrati di punta della Direzione distrettuale antimafia. L’inchiesta è condotta dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Maria Forti, che fanno parte del pool “reati contro la pubblica amministrazione”. Ieri pomeriggio in Procura è stato convocato come testimone il professore Giovanni Pitruzzella: al costituzionalista la giunta Lombardo aveva chiesto un parere su nove nomine di dirigenti regionali esterni. Era il maggio dell’anno scorso. Il verdetto fu netto: «Bisogna revocare gli incarichi dei dirigenti esterni», affermava il parere espresso da Pitruzzella. E anche i “saggi” dell’amministrazione investiti del caso, il segretario generale Enzo Emanuale e il capo del Personale Giovanni Bologna, erano della stessa idea. Venivano sottolineati diversi vizi nelle procedure di designazione dei manager esterni: anzitutto la mancata ricerca fra gli oltre duemila dirigenti interni di professionalità di uguale valore, così come prevede la legge Brunetta. Alla fine il governo aveva confermato il contratto di dirigente esterno solo a Guizzarci e Palma, poi anche a Salvatore Barbagallo (all’Agricoltura) e a Gian Maria Sparma (alla Pesca). Per i primi tre era arrivato «l’apprezzamento» dei saggi per il loro curriculum. Adesso la Procura vuole andare a fondo alla vicenda delle nomine esterne: la Regione detiene già il record nazionale dei dirigenti (2.111, ovvero uno ogni 5,6 dipendenti). In Lombardia ce ne sono 300, uno ogni dodici impiegati. Nell’amministrazione statale il rapporto è di uno a cinquanta. Il sindacato dei dirigenti regionali ha già promesso battaglia, e al Tar si discuteranno presto decine di ricorsi contro la decisione di ricorrere ai superburocrati esterni.
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commento

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