Al Presidente della Regione
Siciliana
On.
le Crocetta Rosario
Al Presidente della
Commissione Servizi Sociali e Sanitari Assemblea Regionale Siciliana
On.
le Digiacomo Giuseppe
All’Assessore
alla Salute
Dott.ssa
Borsellino Lucia
PALERMO
Dopo
aver letto il verbale della seduta della Commissione Sanità dell’Assemblea
Regionale Siciliana, tenutasi il 17 dicembre 2012, ho voluto scrivere alle
SS.LL. questa lettera per esprimere alcune mie riflessioni:
-
Sono un medico che per circa trentasette anni ha
cercato di fare il proprio dovere all’interno delle strutture ospedaliere
pubbliche al servizio della salute dei bambini (prima assistente, poi aiuto, infine
primario di pediatria presso gli ospedali di Comiso e di Vittoria).
-
Dall’ottobre 2002 a gennaio 2006 e dal novembre
2006 ad agosto 2009 ho gestito quale direttore generale l’Azienda ospedaliera
di Ragusa.
-
Durante il mio mandato di manager sono stati,
tra l’altro, realizzati:
a-
Finanziamento per la costruzione del nuovo
Ospedale di Ragusa (5 maggio 2003), espletamento della gara di appalto dei
lavori, affidamento dell’appalto, inizio lavori (10 luglio 2005), a fine
mandato il nuovo ospedale era ultimato al 90% circa.
b-
Realizzazione Hospice Oncologico, DH Oncologico,
Emodinamica, Parcheggio Ospedale Arezzo, Laboratorio farmaci oncologici,
potenziamento tecnologie centro trasfusionale, radiologia e radioterapia.
c-
Finanziamento e appalto lavori nuova radioterapia.
d-
Centralizzazione pronto soccorso ospedaliero.
e-
Riqualificazione strutture sanitarie con
soppressione reparti doppioni.
f-
Centralizzazione CUP a livello provinciale.
g-
Incremento livello umanizzazione strutture
sanitarie.
Dopo aver cercato di fare il mio dovere,
raggiungendo, altresì, tutti gli obiettivi fissati nel corso degli anni
dall’Assessorato alla Salute, compreso quello del raggiungimento
dell’equilibrio di bilancio, mi è sembrato mortificante il leggere come l’età anagrafica
possa essere un limite per avere la capacità di gestire una struttura
sanitaria.
Nel 2009, quando sono stato rimosso
dall’incarico di direttore generale, nonostante il contratto scadesse a
novembre 2011, la mia età anagrafica era di sessantotto anni.
Decidere che a sessantasette anni non si è
più capaci di gestire una struttura aziendale, nonostante la Legge 189/2012
abbia stabilito che non esiste alcun limite di età per la nomina a direttore
generale, mi sembra una ‘rottamazione forzata’. A mio modesto parere i criteri
dovrebbero tener conto della professionalità, dell’onestà e della correttezza
amministrativa.
Molto probabilmente la presente non avrà
alcuna risposta, ma mi è apparso doveroso comunicare alle SS.LL. il mio
pensiero.
Distinti saluti.
08/01/13
Termini Calogero
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