Dopo il caso Civello |
di Felicia Rinzo |
Lunedì 17 Gennaio 2011 - 10:34 |
non poco la comunità ragusana ed in modo particolare la sanità ci lascia a dir poco sgomenti, sia come associazione che difende i diritti dei consumatori sia come comuni cittadini; tutti noi siamo utenti del servizio sanitario e notizie del genere non ci confortano, bensì contribuiscono a creare un sentimento di confusione e sfiducia su tutta la “cosa pubblica” che, al contrario, dovrebbe dare certezza e sicurezza ed essere nostra garante. Non intendiamo fare alcun commento sull’accaduto e neanche processare nessuno - dice Gianni Cerruto, presidente di Adiconsum - ci sono altri organi e istituzioni deputati a fare ciò, allo stesso modo siamo però convinti, e lo diciamo con fermezza, che a fronte di episodi e comportamenti del genere, c’è una grandissima maggioranza di operatori della sanità, ad iniziare dai medici per finire a tutto il personale paramedico, che svolge il proprio lavoro con assoluta dedizione e professionalità. Abbiamo anche scelto - continua Cerruto - di far sentire la nostra voce a qualche giorno di distanza dall’episodio, a riflettori spenti, in quanto non vogliamo, come ho già detto, fare processi, ma interrogarci per capire “alcune cose” sulla sanità a Ragusa. A tal proposito nei prossimi giorni chiederemo un incontro formale al direttore generale dell’ASP per fare il punto sulla situazione e per cercare di trovare delle risposte alle tante domande che noi tutti ci poniamo. La nostra associazione – conclude Cerruto – per la caratteristica che ci contraddistingue si dichiara disponibile ad assistere legalmente chiunque volesse costituirsi parte civile nel procedimento penale contro i responsabili di tali reati”. ============================================ Il mio commento Anche su Ragusa si abbatte il ciclone della ‘Malasanità’ ? Non avrei voluto mai scrivere un commento per il mio blog che riportasse questo titolo. I fatti che in questi giorni sono stati portati all’attenzione della pubblica opinione dalle varie conferenze stampa ( NAS, ASP, Sindacati Medici, ecc.) e dai comunicati di varie Associazioni, come Adiconsum, mi spingono a scrivere su questo argomento. Da medico, innanzitutto, e, poi, da ex amministratore della non più esistente Azienda Ospedaliera di Ragusa sono profondamente amareggiato per ciò che è venuto fuori dalle indagini dei NAS. Il garantismo voluto dalla nostra Costituzione porta a considerare il Prof.Civello sempre come un presunto innocente fino a che la Magistratura, attraverso i suoi vari gradi di giudizio, non formula il verdetto finale. onostante ciò tutti i titoli dei quotidiani isolani e nazionali hanno continuato a sbattere il ‘mostro’ in prima pagina e con titoli che sicuramente lasciano il segno. Non voglio mettere in dubbio il lavoro professionalmente serio e scrupoloso portato avanti dai NAS, ma se tra qualche tempo dovesse poi spuntare qualcosa di 'diverso', chi potrà mai togliere al professionista lo sporco che gli si è riversato addosso? Quando decisi di affidare al Prof. Civello, direttore di uno dei reparti di Chirurgia Generale del Policlinico Gemelli di Roma, la direzione della Struttura Complessa di Chirurgia Generale dell’Ospedale Civile di Ragusa ho tenuto conto del suo curriculum e della sua manifesta volontà di far fare un salto di qualità alla chirurgia ragusana, data la sua non indifferente esperienza maturata in tanti anni in una struttura di eccellenza come il Policlinico Gemelli. In effetti, dopo il suo insediamento, il flusso dei pazienti verso la chirurgia generale iniziò ad aumentare in modo considerevole e, soprattutto, la tipologia delle patologie trattate cominciò ad avere un ‘peso’ più rilevante. Pazienti provenienti da tutta la provincia, da province limitrofe e, addirittura, anche da fuori Sicilia : questi i dati che mensilmente pervenivano alla mia attenzione. Nessuna segnalazione scritta sia firmata che ‘anonima’ mi fu recapitata dal maggio 2008, data di inizio attività del Prof. Civello, all’agosto 2009, data della mia cessazione dall’incarico di Direttore Generale, in merito ai fatti emersi dall’indagine. Quanto successo sicuramente può provocare un impatto negativo sulla pubblica opinione, a meno che la magistratura proceda speditamente facendo rapidamente chiarezza su tutto. Me lo auguro ( e sicuramente se lo augurano tutti i cittadini iblei !) , in modo che il lavoro di tutti gli operatori sanitari della nostra provincia possa continuare sereno e con la solita dedizione, così come è stato da sempre ! Una sanità di qualità come la nostra non può essere trascinata dal vortice di un ciclone perchè le sue radici sono solide e ben piantate. |
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