lunedì 23 luglio 2012


http://www.tuttixsantacroce.it/2012/07/23/parliamo-di-sanita-2/

Il commissariamento.

La storia della sanità iblea riporta nella sua cronologia la presenza saltuaria di commissariamenti dal 1995 in poi, sia nelle ex USL trasformate in AUSL, sia nell’azienda ospedaliera, ultimo quello che dal gennaio 2006 all’ottobre dello stesso anno vide il dott. Aiello quale commissario dell’Azienda Ospedaliera Civile – M.P.Arezzo di Ragusa.

Abbiamo, quindi, un’esperienza cui fare riferimento e la stessa ci sussurra che pochissimi commissariamenti hanno apportato dei benefici, vuoi per la natura stessa dell’incarico, vuoi per le difficoltà oggettive di programmare per medi e lunghi periodi.

La nomina del commissario dopo le dimissioni (imposte o spontanee-lo dirà il tempo) del dott. Gilotta, manager discusso dell’ASP di Ragusa, è salutata da molti come l’arrivo del taumaturgo che ha il potere di lenire tutte le ferite che,nell’arco di tre anni,sono state inferte al tessuto organizzativo e assistenziale della struttura sanitaria provinciale.

Mi permetto di dissentire.

Se il manager Gilotta è stato poco accorto nel deliberare l’assetto funzionale e organizzativo dell’azienda sanitaria pochi giorni prima di presentare le dimissioni, anche il commissario, nel momento in cui deciderà di modificare o revocare tale atto si assumerà delle responsabilità non sue, tenuto conto del fatto che,al massimo tra cinque mesi, sarà nominato dal governatore eletto alla fine di ottobre il nuovo manager.

L’assetto funzionale e organizzativo dell’ASP (tanto per capirci: quanti reparti e dove, quante strutture semplici, quanti responsabili medici e non medici, quante risorse e dove) doveva scaturire, tre anni orsono, da un’attenta disamina dell’esistente, riorganizzandolo alla luce delle nuove norme regionali in materia di dislocazione delle risorse a livello ospedaliero e territoriale. Ciò non è stato fatto sicuramente per tante ragioni, ma la mancata decisione ha recato insicurezza, demotivazione, inefficienza e inefficacia.

Può il commissario, nell’arco di cinque mesi a disposizione, intervenire su ciò? Non credo.

Che cosa farà? La gestione ordinaria che permette all’azienda di continuare nel suo mandato. Lo farà bene o poco bene, ciò dipende dalle scelte sui collaboratori amministrativi e sanitari che immediatamente dovrà compiere, poiché, essendo il manager dell’ASP di Palermo, potrà dedicare una parte esigua del suo tempo all’ASP di Ragusa. I collaboratori di Gilotta, a ragione o a torto, sono stati identificati come corresponsabili con lo stesso dei danni arrecati alla sanità iblea e, certamente, il commissario terrà conto di queste opinioni; potrà scegliere, comunque, tra i tanti qualificati amministrativi e sanitari presenti nella sanità iblea e che hanno i titoli e l’esperienza necessari.

Non interessa che il commissario sia nato in uno dei paesi della nostra provincia (ciò ha arrecato nel recente passato delle grosse delusioni), invece è importante che porti a termine il proprio incarico con imparzialità e 
nella perfetta trasparenza e su questo sarà attentamente controllato e valutato.

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